A quasi 72 ore dal successo sul campo di Montemarciano con coach di Chiara abbiamo analizzato il match del PalaMenotti: “A detta di tutti, quello con l’UPR era il big-match del campionato, per noi invece era semplicemente una partita della quattordicesima giornata di un torneo che ha ben trentaquattro partite prima della seconda fase. Siamo arrivati all’appuntamento di sabato molto tranquilli perché ci eravamo guadagnati, con il turno infrasettimanale sostenuto contro Todi, contrariamente ai nostri avversari che avevano riposato, il diritto di poter essere primi in classifica anche in caso di sconfitta. Le vittorie e la fiducia nei nostri mezzi ci stanno aiutando a vivere con maggiore serenità questo periodo, pur sapendo che le assenze prolungate che abbiamo sono pesantissime, faccio per questo un grande in bocca al lupo a Raffaele Marzullo per l’operazione al ginocchio e mi auguro che torni presto anche Ottaviani. L’obiettivo della serata era provare a fare il meglio possibile contro dei giocatori importanti, che rispettiamo e sappiamo essere in grado in qualsiasi momento di fare una partita incredibile e al di sopra dei loro standard, come lo sono e lo hanno poi dimostrato in campo i nostri vari Pozzetti, Gurini, Clementoni, Reimundo e Andreani. La consapevolezza nelle nostre sicurezze difensive e i miglioramenti offensivi degli ultimi match disputati credo abbiano fatto la differenza nell’arco della gara. Penso proprio che abbiamo offerto a tutti i presenti, compresi i nostri tifosi giunti per l’ennesima volta a sostenerci da Recanati, una bella prestazione su entrambi i lati del campo soprattutto nei primi venti minuti quando abbiamo concesso al miglior attacco del campionato la bellezza di soli 21 punti a fronte dei 51 punti segnati. Al rientro dagli spogliatoi sapevamo che giocatori di grande personalità e talento come Maggiotto e Lupetti non avrebbero mai mollato, tuttavia non abbiamo risposto bene, siamo stati caotici e frenetici. Negli ultimi dieci minuti siamo tornati ad essere una versione più credibile di noi stessi, partendo da una difesa più competente sui loro esterni e crescendo anche in attacco, tanto da vincere tre dei quattro periodi disputati. È importante per noi poter vincere una partita, tecnicamente ed emotivamente parlando come questa, è qualcosa di cui avevamo bisogno per far vedere soprattutto a noi stessi che questo è il modo in cui possiamo competere in un campionato difficilissimo ed equilibrato. All’interno del gruppo abbiamo responsabilità diffuse, in tanti possono cambiare l’inerzia nelle varie partite per capacità ed esperienza, ma ad oggi la cosa che più mi colpisce è lo spirito, la dedizione e la capacità che i ragazzi hanno di affrontare insieme le varie situazioni che si presentano. Riusciamo a trovare equilibrio nel nostro gioco difensivo e qualità da quello offensivo. Penso che il lavoro di squadra non viene naturale, deve essere insegnato e allenato tecnicamente e fisicamente perché nessuno può ottenere buoni risultati senza l’aiuto dei compagni. Ora però testa bassa e pedalare, ci aspettano due partite in casa contro Perugia e Montegranaro con le quali chiuderemo il 2023”.
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